Quando la poetica abbatte barriere
La poetica e la vera navigazione nell’universo dei sogni personali rappresentano di sicuro una Via Lattea per pochi.
Un percorso complesso e tortuoso, che molto spesso viene trascurato o svalutato da un moltiplicarsi di versi e di scelte di vita senza equilibrio e senza scopo.
Il sogno è un respiro tenue, va amato, stimolato ogni volta, coltivato con cura e dedizione, deve essere reso epico ed eroico, deve essere sentito nel cuore.
Come vecchi forgiatori di spade e scudi, è necessario maneggiare il metallo liquido delle idee, che va incanalato e capito prima che si perda, prima che diventi polvere.
Essendo questo aspetto il più importante nella vita, il più difficile – perché sentiamo di dover scegliere chi siamo – non bastano espressioni letterarie, non bastano scelte concrete e mirate, non basta la saggezza, non se si vuole raggiungere le vette del proprio sogno, non se si vuole percorrere sin dal mattino il cammino dell’eroe.
Per questo motivo è indispensabile dare spazio alla creatività e far circolare idee e visioni sempre nuove.
Come scrisse una volta una grande anima, folle e feconda, occorre il caos nella mente per poter generare una stella danzante.
Occorre tentare, occorre avere coraggio, perché dai meri tentativi, passo dopo passo, sorge spesso un eroe nuovo, un’eroina di più.
Essere un artista, essere un sognatore significa più che scrivere o sognare ad occhi aperti, vuol dire avere un’idea e combattere per quell’idea al di là di qualsiasi difficoltà, di là di qualsiasi sofferenza.